Le Linee guida per la DDI suggeriscono tre idee portanti per la valutazione in tempo di didattica integrata:
- la coerenza fra metodologie innovative proposte e modalità di valutazione e l'indicazione che le evidenze di valutazione prodotte dagli studenti debbano essere "digitali"
- la necessità di svolgere una costante valutazione formativa per non lasciar soli gli studenti dietro allo schermo e dentro alle loro stanze, ma anche come strumento di monitoraggio per l'eventuale ri-progettazione didattica in chiave di personalizzazione o per tutta la classe
- il valore della valutazione formativa per la valutazione sommativa; infatti oltre agli aspetti disciplinari le Linee guida raccomandano di osservare il processo che porta gli studenti a realizzare le loro produzioni.
Vediamo nel dettaglio le prospettive suggerite dalle linee guida ministeriali.
VALUTAZIONE COERENTE CON LE METODOLOGIE UTILIZZATE
Seguiamo le indicazioni delle Linee guida e diciamo che le metodologie da usare in DDI sono quelle che "mettono lo studente al centro": interattive, partecipate ed esemplificate nel documento ministeriale nell'Apprendimento Cooperativo, nella Flipped Classroom, nel Debate. Qui possiamo chiederci: quali evidenze realizzano gli studenti quando svolgono attività di apprendimento cooperativo, con una metodologia della Flipped Classroom o quando realizzando un Debate?
Apprendimento cooperativo. Le attività di apprendimento collaborativo portano a due evidenze da parte degli studenti: il prodotto realizzato dal gruppo e l'evidenza della loro capacità di lavorare in gruppo. I prodotti digitali che realizzano gli studenti sono diversificati, ma possiamo sintetizzarli nelle seguenti macro-categorie: testi digitali; presentazioni, infografiche; pagine web, ebook; immagini, video, animazioni; contenuti di realtà aumentata e virtuale; codice, robot. Gli artefatti sono valutabili tramite rubriche di valutazione (per queste rimandiamo agli esiti della Ricerca-Azione svolta dal progetto nel 2019). In quest'ottica, quali competenze devono avere i docenti per guidare gli studenti a realizzare tali artefatti digitali? Un riferimento che suggeriamo è quello del Syllabus della Certificazione EPICT (European Pedagogical ICT Licence) gestita dall'Università di Genova in collaborazione con l'Associazione EPICT Italia, partner del Progetto Scuola Digitale Liguria. La competenza di lavorare in gruppo può essere osservata dal docente e anche oggetto di auto-valutazione da parte degli studenti, utilizzando i seguenti criteri:
- Rispetto del proprio ruolo nel gruppo
- Capacità di relazione con gli altri in base al proprio ruolo
- Comportamenti centrati sul compito
- Comportamenti volti ad mantenimento del buon clima di gruppo (socio-emozionali): usare forme di cortesia, ascolto, aiuto,...
- Assenza di comportamenti individualisti (persegue propri scopi e non quelli definiti dal gruppo)
- Capacità di negoziare le proprie ed altrui idee
Flipped classroom. Le attività legate alla metodologia della flipped classroom portano alla produzione di due artefatti da parte degli studenti, artefatti che saranno utilizzati dal docente per valutare il raggiungimento degli obiettivi: da un lato, l'evidenza della fruizione dei materiali proposti "in modalità flipped" - cioè a casa - da parte degli studenti, messi a disposizione sui portali e-learning; dall'altro, i prodotti che gli studenti realizzeranno in classe a seguito dei materiali fruiti a distanza. Se per i secondi si rimanda ai prodotti citati sopra - anche perché solitamente in classe nel modello della flipped classroom si lavora in modalità cooperativa - per l'evidenza della fruizione dei materiali messi a disposizione in modalità flipped il docente può utilizzare varie modalità, fra cui:
- materiali didattici corredati di un questionario di comprensione
- materiali didattici embeddati all'interno di un questionario (per esempio nelle applicazioni per realizzare questionari online come Google Moduli o Microsoft Forms)
- materiali didattici video sono didattizzati con domande che inframezzano il video (per esempio con applicazioni come Ed Puzzle)
- chiedere agli studenti di elaborare una mappa delle parole chiave emerse dalla fruizione dei materiali (vedi approfondimento Coggle)
Debate. Per svolgere il dibattito gli studenti devono aver fatto una analisi e ricerca di argomentazioni per appoggiare la tesi che dovranno sostenere. L'evidenza per questa attività potrà essere:
- una sitografia ragionata, tramite la raccolta delle risorse prescelte e i siti web che hanno utilizzato come fonte, riportati in un semplice documento di testo oppure tramite una app per l'archiviazione di risorse come Wakelet; i criteri utilizzati per la selezione dei siti che hanno usato come fonte, come l'autorevolezza, l'aggiornamento delle informazioni, una valutazione della qualità delle informazioni (in comparazione con altre fonti)
- una mappa con i concetti chiave che svilupperanno durante il dibattito
VALUTAZIONE FORMATIVA
Le linee guida DDI suggeriscono la "necessità di assicurare feedback continui sulla base dei quali regolare il processo di insegnamento/apprendimento": è il principio base della valutazione formativa non finalizzata al voto finale ma alla formazione dello studente.
Il commento che il docente renderà allo studente come valutazione formativa, oltre a essere rispettoso:
- parte dal mettere in evidenza gli elementi positivi del prodotto realizzato
- evidenzia gli elementi non corretti spiegando il perché della correzione (i motivi puntuali dell'errore, le possibili conseguenze negative delle scelte operate,...) e suggerisce una possibile modifica. Suggerisce, non impone: gli studenti saranno quindi "sfidati" a trovare una terza via e non ad accettare pedissequamente quanto suggerito
Come si rendono feedback di valutazione formativa? Con commenti a margine del testo, un testo breve in cui punto per punto si commenta il lavoro degli studenti, rubriche di valutazione utilizzate come strumento di auto-feedback per gli studenti... Ma anche questionari con domande che riportano un feedback alle risposte sbagliate.
VALUTARE IL PROCESSO
Come suggerito dalle linee guida per la DDI, il monitoraggio delle attività degli studenti sarà utile per valutare le competenze trasversali degli studenti, quelle che fanno riferimento ad alcune delle competenze chiave identificate dalla Commissione europea nella loro versione più aggiornata del 22 maggio 2018. Di seguito le 8 competenze chiave europee (le ultime 4 sono quelle più votate al respiro "trasversale"):
- competenza alfabetica funzionale
- competenza multilinguistica
- competenza matematica e competenza in scienze tecnologie e ingegneria
- competenza digitale
- competenza personale, sociale e capacità di imparare a imparare
- competenza in materia di cittadinanza
- competenza imprenditoriale
- competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali
La competenza è la capacità di realizzare in modo autonomo e responsabile una certa abilità.
- Autonomia: l'autonomia è la capacità di svolgere le attività più o meno "da solo" e pertanto la gradazione per valutare l'autonomia usualmente è [lo studente è in grado di svolgere l'attività] solo con l'aiuto di qualcuno, con l'aiuto di qualcuno quando necessario, da solo, da solo e può aiutare altri
- Responsabilità: responsabilità è la capacità di "prendersi la responsabilità" delle proprie azioni e scelte e quindi essere consapevole delle conseguenze di ciò che si fa. Lo studente sarà quindi giudicato competente quando sa esprimere le conseguenze di determinate azioni e le scelte che ha fatto consapevolmente.
Quali strumenti di valutazione per le competenze trasversali e tutte in generale?
Una valutazione tramite osservazione o auto-valutazione dell'autonomia con cui si è realizzata una certa attività, e per la responsabilità la redazione di un report o la spiegazione orale del perché delle scelte fatte con messa in evidenza delle conseguenze possibili in caso di altre scelte.
Diari di bordo - Portfolio. Per tener traccia del "processo" di sviluppo di uno studente, la modalità suggerita dalle Linee guida è quella del "Diario di bordo", un "diario" da realizzare in varie modalità:
- documenti testuali che raccontano quanto si fa durante la realizzazione di una attività di apprendimento
- documenti multimediali che raccolgono il diario delle attività e documentazione di immagini o video
- archivi digitali che contengono pluralità di documenti
- applicazioni specifiche che consentono l'archivio delle attività svolte come ad esempio l'open source Mahara che consente di progettare e realizzare un e-portfolio come strumento per riflettere sui propri apprendimenti, sulle esperienze formative e lavorative, sullo sviluppo professionale, sulle proprie competenze e collegarsi con altri studenti e docenti (Introduzione a Mahara).
Il docente avrà cura di suggerire come costruire il diario: non solo la cronaca delle attività svolte con le relative evidenze, ma puntuali commenti per mettere in evidenza le scelte fatte, il perché e le eventuali alternative scartate.