Per parlare di "setting d'aula" per la Didattica Digitale Integrata focalizziamo l'attenzione sui tre setting approfonditi sia con il confronto con i docenti della Community sia in occasione del webinar Didattica Digitale Laboratoriale realizzato dal Progetto regionale mercoledì 11 novembre 2020.
Prima di affrontare i "setting d'aula", inquadriamo il tema - a cui si fa esplicito riferimento nelle Linee Guida ministeriali per la DDI - nel più ampio contesto del significato che questa espressione ha assunto negli ultimi anni. Anche come conseguenza della progressiva introduzione delle tecnologie digitali nella Scuola, che promuovono un approccio pedagogico di tipo costruttivista basato sul coinvolgimento attivo degli studenti, è avvenuto - anche nel linguaggio - un cambiamento di prospettiva: dalla scuola come luogo in cui si insegna, ad ambiente in cui si apprende.
Per la Didattica Digitale Integrata, le Linee Guida indicano che nel predisporre le attività da proporre alla classe in modalità sincrona, i docenti hanno cura di predisporre un adeguato setting "’aula virtuale evitando interferenze tra la lezione ed eventuali distrattori. Di che tipo di "lezione" si sta parlando? Alcune metodologie – si legge nelle Linee guida per la DDI - si adattano meglio di altre alla didattica digitale integrata, […] metodologie fondate sulla costruzione attiva e partecipata del sapere da parte degli alunni.
Quale premessa per i tre allestimenti descritti più avanti, è bene tenere a mente che esistono alcuni elementi chiave per un setting efficace:
- Scelta di strumenti appropriati: siti dove visionare strumenti hardware per la didattica laboratoriale
- Tempi di allestimento per il docente: il know-how minimo del docente necessario per attuare il setting + formazione (vedi approfondimento "I tutorial del Digital Team")
- Aspetti logistico ambientali: luce dell'ambiente ed eventuali altre fonti luminose, insonorizzazione, etc...
- Interazione rispetto allo scambio dei contenuti multimediali e disponibilità di sistemi avanzati
- Vincoli audio/video e di connettività: qualità della connessione, gestione audio-video (visibilità webcam, calibrazione microfoni), inviti partecipanti e moderazione
E allora, quali setting allestire per la Didattica Digitale Integrata? Quali strumenti hardware e software è meglio utilizzare e quali sono i comportamenti attesi dai docenti e dagli studenti? Di quale supporto strumentale necessita il docente per svolgere le sue lezioni, assicurando non solo efficienza nella sua azione ma anche efficacia realizzando una didattica centrata sugli studenti e inclusiva, capace di creare il giusto clima motivazionale?
SETTING 1 - ALLESTIMENTO BASE
Il setting di base può essere realizzato nel caso di Didattica Digitale Integrata dove il docente è a Scuola in aula - con una parte di studenti in presenza e una parte di studenti a casa per rispettare le norme di distanziamento sociale. Sicuramente il setting in questione è elettivo in caso di Didattica a Distanza in ambiente casalingo qualora sia il docente sia gli studenti siano costretti a lavorare a distanza per motivi di emergenza (non solo sanitaria, ma anche ad esempio per allerte meteo).
La dinamica della lezione. Con questo primo setting è possibile trasporre in un ambiente virtuale alcune delle attività didattiche tradizionali che si svolgono in presenza come spiegazioni e verifiche orali. Il docente seduto alla cattedra (o alla scrivania) utilizza la webcam e il microfono usualmente connesso al dispositivo (il portatile in dotazione alla classe o dell’insegnante a casa). Nel caso di Didattica Digitale Integrata il docente usa gli strumenti di videoconferenza: il video, per il contatto visivo con gli studenti a casa; la condivisione schermo, per proporre presentazioni, applicativi, etc... Se ha a disposizione una LIM o un proiettore in classe connesso al computer, le medesime risorse che condivide con gli studenti a casa sono proiettate sul device a muro e sono quindi a disposizione degli studenti in aula.
ATTENZIONE! Il docente dovrà porre attenzione a stare sufficientemente vicino al microfono in modo che gli studenti a casa lo possano sentire tanto quanto gli studenti in aula, e dovrà porre attenzione a dividere il suo sguardo fra studenti in aula e telecamera - per "guardare negli occhi" gli studenti a casa.
Attività degli studenti. Se gli studenti in aula hanno tutti un proprio dispositivo (o almeno uno ogni due o tre studenti) è possibile organizzare lavori di gruppo. Per mantenere le distanze di sicurezza in aula si possono creare isole con i banchi, ognuna dotata di un dispositivo per permettere a ogni studente (o gruppo di studenti) in presenza di lavorare con un compagno a casa (uno del gruppo avrà le cuffie per mantenere il contatto con il compagno a casa). Se gli studenti sono tutti a casa, avranno un dispositivo ciascuno: il docente potrà creare piccole stanze di videoconferenza per suddividere i lavori fra i gruppi, che poi si "incontreranno" in plenaria al termine della lezione per condividere i lavori svolti.
Tips and tricks per lezioni interattive. La condivisione dello schermo può essere arricchita da attività dinamiche grazie all'uso di strumenti quali lavagne o muri virtuali. Per spunti e suggerimenti, nell'approfondimento "Videoconferenza" sono raccolti video-tutorial specifici realizzati dai docenti della Community.
SETTING 2 - ALLESTIMENTO A INTERMEDIA INTERATTIVITÀ
Il secondo setting proposto può essere realizzato prevalentemente per la Didattica Digitale Integrata, con il docente a scuola in uno spazio attrezzato da tecnici per garantire l'efficienza degli apparati. Anche in Didattica a Distanza è possibile realizzare questo secondo setting, ma le competenze tecniche dell’insegnante devono essere di livello avanzato.
La dinamica della lezione. Con questo secondo setting si può realizzare la stessa didattica descritta per il precedente, con l'aggiunta della possibilità di arricchire i momenti di didattica con interazioni da parte di chi è presente in aula e un coinvolgimento maggiore da parte di chi segue la lezione in remoto. Non essendo verosimile un setting così strutturato per tutte le aule di un istituto, sicuramente è ipotizzabile per dei laboratori ad hoc da sfruttare per esperienze o attività di simulazione pratica. Con questo setting il docente recupera "presenza scenica", perché grazie a una webcam aggiuntiva e al microfono ambientale (magari usando anche un microfono ad archetto) può stare in piedi, muoversi per l’aula fisica recuperando il movimento ingrediente importante per creare relazione con gli studenti. Con il microfono ambientale è possibile per gli studenti in aula parlare ed essere uditi dai compagni a casa e viceversa. Il docente potrà avere due computer e altrettanti schermi a disposizione: Il primo, collegato alla LIM / Proiettore / microfoni / webcam esterna, sarà stabilmente configurato dal tecnico di istituto e permetterà di visualizzare gli studenti a casa e i loro monitor, quando condivisi, fornendo sempre una rappresentazione virtuale della classe a distanza. Il secondo computer, sempre collegato alla LIM ma potrà contenere i materiali da condividere - potrebbe essere il portatile personale del docente che si collega al principale della classe per poter mostrare sullo schermo (in classe e condiviso con gli studenti a distanza), ma che non gestisce la parte tecnica dei collegamenti video e audio.
ATTENZIONE! Il docente dovrà porre attenzione a stare nel raggio di ripresa della webcam aggiuntiva, dovrà scandire le parole adeguatamente per poter ben sentito da casa. Dovrà comunque puntare lo sguardo alla telecamera che riporta a chi a casa l’ambiente classe: lui sta parlando e coinvolgendo TUTTI i suoi alunni!
Attività didattiche. Con questa configurazione è possibile realizzare due tipologie particolari di attività didattiche: quella laboratoriale e quella che possiamo definire di "auditorium". La seconda telecamera può essere rivolta su un bancone di lavoro dove il docente esegue attività laboratoriali che vengono riprese e trasmesse a distanza e sullo schermo in classe: la tecnologia aumenta la possibilità di zoomare su quanto avviene sul bancone. La presenza di una webcam e di un microfono ambientale permette di realizzare attività di "auditorium": immaginiamo la classe "al contrario". Gli studenti in classe danno le spalle alla LIM/schermo dove sono visibili tutti gli studenti a casa come se fossero tutti "in ultima fila": chi parla è sul fondo della classe (se poniamo che la testa della classe è quella dove sta la LIM/schermo) e ha la webcam aggiuntiva puntata su di lui. La presenza di webcam aggiuntiva e microfono ambientale permette di realizzare anche dibattiti misti: da un lato gli studenti in aula, dall’altro quelli a casa, tutti rappresentati sulla LIM/schermo.
Tips and tricks per la DaD (e non solo). Se la scuola non ha la possibilità di installare due webcam in una classe (e se a casa il docente non ha due webcam) è possibile utilizzare il cellulare per fare da "mirroring": come fare? Consultate l'elenco di tutorial realizzati dai docenti della Community, raccolti nell'approfondimento "Videoconferenza".
SETTING 3 - ALLESTIMENTO PER UNA COMPLETA INTERATTIVITÀ
Il terzo setting consente, grazie all’uso di strumenti per la regia e la gestione di più connessioni e videocamere, una completa interattività: l'aula diventa un "set televisivo" e il docente, meglio se coadiuvato da un assistente tecnico, coordina la trasmissione, orchestrando oltre ai propri interventi anche quelli degli studenti e di eventuali esperti coinvolti. Questo terzo setting risulta più indicato, sia per la complessità che per sua natura, a situazioni istituzionali della scuola piuttosto che alla quotidiana didattica: Open Day con le famiglie, convegni tematici, collegi docenti allargati, eventi collaborativi tra scuole, progetti con altri enti/soggetti.
La dinamica della lezione. La ricchezza di hardware e software prevista in questo setting può garantire la realizzazione di attività coinvolgenti e interattive. Nella didattica gli studenti - che sarebbe auspicabile non avessero soltanto uno smartphone ma almeno dei notebook o tablet - potrebbero realizzare artefatti digitali o documenti condivisi come giusta conclusione di attività didattiche particolarmente articolate. Fra gli hardware aggiuntivi l'uso di tavolette grafiche potrebbe consentire la realizzazione di elaborati anche in ambito artistico e tecnico. Il docente, opportunamente coadiuvato da un assistente tecnico, gestirà un software di regia e streaming, come OBS Studio (free), orchestrando i diversi contributi in una trasmissione audio/video dal feeling professionale, fruibile anche successivamente. In una situazione di evento istituzionale, si potrebbe immaginare un banco dei relatori inquadrati da un set di telecamere e strumenti per l'illuminazione adeguati, che parlano ad un pubblico in parte in aula e in parte a distanza. Potranno inoltre condividere contenuti sullo schermo, alzarsi e illustrare, anche con competenza scenica, quanto proiettato alle loro spalle su un display a muro. La regia coordina gli interventi di relatori in presenza e a distanza