Il Piano Scolastico per la Didattica Digitale integrata indica le misure che ogni Istituzione scolastica adotta per assicurare la realizzazione del complesso equilibrio tra sicurezza, in termini di contenimento del rischio di contagio, benessere socio emotivo di studenti e lavoratori della scuola, qualità dei contesti e dei processi di apprendimento e rispetto dei diritti costituzionali alla salute e all'istruzione (pag. 5 del documento Piano Scuola 2020/2021).
Il Piano Scolastico per la Didattica Digitale Integrata è da redigere da parte di ogni Istituzione scolastica e integrato nel PTOF. Tiene conto e formalizza l'esperienza di Didattica a Distanza sperimentata durante il lockdown della primavera 2020 ed è il documento dove ciascuna istituzione scolastica dichiara le modalità prescelte per riprogettare l'attività didattica, con particolare riguardo alle necessità specifiche degli alunni con disabilità, con Disturbi Specifici dell'Apprendimento e con altri Bisogni Educativi Speciali (pag. 17 del documento Piano Scuola 2020/2021).
I DOCUMENTI MINISTERIALI DI RIFERIMENTO
Le indicazioni su come stendere il Piano Scolastico per la Didattica Digitale Integrata sono contenute in due documenti principali:
- Piano Scuola 2020/2021 (che contiene in allegato lo stralcio Comitato Tecnico Scientifico Exoo C.D.P.C.03/02/2020, N. 630; 18/04/2020, N.663; 15/05/2020, N. 673 relativo al settore istruzione a cui si può aggiungere l'integrazione di riferimento)
- Linee guida per la Didattica Digitale Integrata
Le integrazioni sulla privacy possono essere inserite nel piano o in appositi altri documenti rifacendosi alle indicazioni del documento ministeriale "Didattica Digitale Integrata e tutela della privacy: indicazioni generali".
LA STRUTTURA GENERALE DEL PIANO
Il documento "Piano Scuola 2020/2021" indica la struttura del Piano Scolastico per la Didattica Digitale Integrata: ogni scuola stende il proprio Piano seguendo i contenuti del documento "Linee guida per la Didattica Digitale Integrata", e pertanto terrà conto dei seguenti macro "capitoli":
- quadro normativo di riferimento (sulla base dei documenti sopra citati);
- come organizzare la DDI (analisi del fabbisogno, obiettivi da perseguire, strumenti da utilizzare, orario e frequenza delle lezioni);
- indicazioni sulla Didattica Digitale Integrata e integrazione del Patto di corresponsabilità e del Regolamento di disciplina per le scuole secondarie: indicazioni alle famiglie per una partecipazione sostenibile alle attività didattiche a distanza;
- metodologie e strumenti per la verifica;
- la valutazione;
- alunni con bisogni educativi speciali;
- la gestione della privacy;
- gli Organi collegiali e le assemblee;
- rapporti scuola-famiglia.
FOCUS SU...
Obiettivi da perseguire. Dopo il Quadro Normativo di riferimento e la dichiarazione di come si è affrontato il tema del fabbisogno strumentale degli studenti, il capitolo "Obiettivi da perseguire", viene personalizzato da ogni Scuola. Le Scuole possono qui dichiarare la "filosofia" che abbracciano nel decidere collegialmente di adottare forme di Didattica Digitale Integrata: una sorta di manifesto di innovazione pedagogica dell'Istituto dove vengono esplicitate le modalità nuove per fare didattica ormai non più in emergenza, ma come parte integrante del far Scuola. Il collegio docenti dichiara di impegnarsi nel realizzare nuove forme di didattica (interdisciplinarietà, metodologie innovative, di valutazione,...) e messa da parte la "diffidenza" verso la "didattica digitale" può dichiarare che la DDI rappresenta uno strumento utile per (tratto da alcuni Piani di Scuole secondarie di II grado):
- gli approfondimenti disciplinari;
- l'individualizzazione e la personalizzazione dei percorsi e per il recupero degli apprendimenti;
- lo sviluppo di competenze disciplinari e personali;
- il miglioramento dell'efficacia della didattica in rapporto ai diversi stili di apprendimento (sensoriale: visuale, uditivo, verbale o cinestetico, globale-analitico, sistematico-intuitivo, esperienziale, etc);
- rispondere alle esigenze dettate da bisogni educativi speciali (disabilità, disturbi specifici dell'apprendimento, svantaggio linguistico etc).
Ordine di scuola. Dal momento che la DDI è rivolta agli alunni della scuola secondaria di secondo grado e, solo in caso di nuovo lockdown, agli alunni di tutti i gradi di scuola (pag. 3 Linee Guida DDI), si evidenzia una differenza fra le impostazioni di massima dei Piani dei due ordini di Scuola:
- I Piani delle Scuole secondarie di II grado sono molto dettagliati nella descrizione delle modalità operative in cui verranno erogate le lezioni a distanza e miste sia nelle componenti strumentali, sia per le modalità didattiche per i docenti e per gli studenti.
I Piani delle Scuole secondarie di II grado possono già indicare con precisione gli impegni che i docenti dei Consigli di Classe assumono quali professionisti di una nuova didattica e nei confronti degli studenti: coordinamento interno tra loro per assicurare una ragionevole distribuzione del carico delle attività didattiche a distanza richieste, coordinamento e collaborazione con i docenti di sostegno, distinzione fra parti sincrone e asincrone nell'ambito della stessa lezione "integrata", …. - I Piani delle Scuole del I ciclo sono solitamente più generici e si attengono alle indicazioni delle Linee guida rispetto a quelli della Scuola secondaria: dichiarano le strumentazioni a supporto dell’eventuale DDI, le modalità didattiche (in riferimento a quanto già definito lo scorso anno scolastico per la DaD) e le misure di contesto (privacy, sicurezza,..) che potranno assicurare l’adozione immediata di DDI in caso di nuovi lockdown.
Ma i Piani delle Scuole del I ciclo possono anch'essi essere più precisi riconoscendo che avranno la necessità di affrontare la possibilità di assenze di individui o piccoli gruppi (in attesa di esito dei tamponi, malattie) o di quarantene di intere classi: i setting innovativi per realizzare una didattica mista, le metodologie prescelte, il coordinamento tra docenti,…
Benessere (safety). Nel Piano Scolastico per la Didattica Digitale Integrata possono essere messi in evidenza in modo esplicito nella definizione delle nuove modalità di far scuola, gli aspetti di benessere fisico correlato alla nuova forma di didattica: la divisione oraria del tempo scuola "davanti al computer" che assicuri pause, la proposta da parte dei docenti di opportuni setting per l'aula e la postazione di lavoro casalinga e posture corrette davanti al computer per gli studenti, la proposta di attività fisiche per stemperare l'esposizione al monitor,…
Privacy. Tutti i docenti sono chiamati ad essere informati e formati sui temi della privacy e del trattamento dei dati personali degli studenti: un grande salto culturale che obbliga tutti nella scuola a porre attenzione sulla gestione degli account personali, sulle modalità di comunicazione e condivisione nel web. La consapevolezza e i comportamenti proattivi dei docenti diverranno consapevolezza e competenza degli studenti.