Gli Istituti scolastici hanno posto particolare attenzione a monitorare i bisogni degli alunni, anche in termini strumentali, al fine di garantire comunicazione e operatività durante la Didattica a Distanza e per sopperire alle esigenze che - anche in caso di Didattica Digitale Integrata - devono affrontare studenti e famiglie.
Grazie agli stanziamenti ministeriali e alle dotazioni già a disposizione delle Scuole ogni Istituzione scolastica ha effettuato una analisi dei bisogni seguendo principalmente due differenti modalità: sondaggi all'interno delle classi effettuati dai docenti coordinatori di classe anche con la collaborazione dei genitori rappresentanti; possibilità di richiesta diretta da parte delle famiglie per garantire il diritto alla riservatezza. Apposite circolari sono state inviate alle famiglie tramite registro elettronico e veicolate poi nei canali di comunicazione anche informali fra genitori.
Di seguito il dettaglio di come la maggior parte degli Istituti ha affrontato l'analisi dei fabbisogni e quindi la concessione di disposizioni in comodato d'uso o l'adozione di metodiche BYOD.
ANALISI DEI BISOGNI
La formula del comodato d'uso è quella indicata dalle note ministeriali e utilizzata per fornire le strumentazioni agli studenti che non ne avessero di proprie per seguire la "scuola a distanza". Ma quali criteri di priorità sono stati adottati dalla maggior parte delle scuole per definire a chi fornire gli strumenti in comodato d'uso - valutate in primis le condizioni reddituali della famiglia tramite documentazione specifica e necessità specifiche di studenti in caso di presenza di Bisogni Speciali?
- Studenti che non hanno a disposizione nessun dispositivo
- Studenti con altri famigliari che devono usare i dispositivi della famiglia per studio o per lavoro
- Studenti delle classi in prossimità degli esami di stato ("terza media" e maturità) che hanno dispositivi non adeguati ai software proposti dalla scuola e dagli insegnanti
BUONE PRATICHE PER ASSEGNAZIONE DEL COMODATO D'USO
I contratti stipulati fra Istituzioni scolastiche e chi esercita la responsabilità genitoriale (alcune scuole lo richiedono anche in caso di studenti maggiorenni) seguono la seguente struttura:
- Identificazione della tipologia di dispositivo: marca, numero seriale, valore economico, eventuali altri elementi quali confezione, cavi…
- Tempi e durata della concessione: fino al termine dell'anno scolastico salvo trasferimenti degli alunni che comportano la restituzione dello strumento
- Obblighi del comodatario
- utilizzo del bene in base alle norme nazionali e comunitarie
- utilizzo che non arrechi danno a terzi
- custodire il bene e sostenere le spese di ordinaria e straordinaria manutenzione fuori da garanzia, comunicando i malfunzionamenti alla scuola tempestivamente
- concedere la possibilità di verifica e controlli da parte della Scuola
- non mettere a disposizione di terzi il dispositivo ricevuto in comodato
- usare il dispositivo per le attività didattiche e non installare software senza licenze e comunque con autorizzazione della scuola, divieto di configurazione del dispositivo con ID diverso da quello assegnato dalla scuola, divieto di installare applicazioni non utili per la didattica e giochi
- Restituzione del bene: il dispositivo deve essere restituito in funzionamento e la Scuola si riserva il diritto di giudicare dello stato di efficienza al termine del comodato
- Responsabilità del comodatario: completa responsabilità dei danni diretti e indiretti che si verifichino a causa dell'uso del dispositivo rinunciando a ogni rivalsa sul comodante; consapevolezza che il dispositivo non viene sostituto in caso di smarrimento o furto; responsabilità di controllo e salvataggio di dati sul dispositivo
- Responsabilità del comodante: assicurare la custodia nei locali della scuola in sicurezza in caso di attività che non ne richiedano l'utilizzo e la restituzione
BYOD, BRING YOUR OWN DEVICE
È chiaro che in DaD agli studenti è stato richiesto di usare nelle proprie case i dispositivi personali, ma in Didattica Digitale Integrata, quando gli studenti si recano a scuola a giorni alterni o in una configurazione che prevede la collaborazione a distanza con i compagni rimasti a casa, possono gli studenti utilizzare i propri dispositivi?
La risposta è sì, per assicurare una didattica adeguata alle esigenze dell'emergenza della Didattica Digitale Integrata, ma anche in prospettiva e nella didattica "tradizionale" quando le tecnologie vengono a supporto delle metodologie didattiche utilizzate dai docenti per rendere più coinvolgenti le lezioni e preparare gli studenti alle competenze digitali richieste ormai dal nostro vivere in una società digitale. Gli elementi base per creare a scuola i presupposti di un uso sicuro ed efficace dei dispositivi personali sono i seguenti:
- Presenza di un sistema informatico di Istituto che assicuri credenziali individuali agli studenti che si collegano alla rete internet di Istituto con la responsabilità della navigazione individuale (non tutti che si collegano con la medesima password!)
- Presenza di un regolamento di Istituto per l'uso dei dispositivi personali
- Competenza dei docenti di progettare e condurre lezioni sapendo che gli studenti avranno a disposizione diversi dispositivi dove le applicazioni utilizzate per la scuola potrebbero avere differenti visualizzazioni. Necessità quindi di una progettazione didattica adeguata a tali vincoli e soprattutto di una didattica "ubiqua": il proprio dispositivo gli studenti non lo portano solo a scuola ma anche con loro durante la loro vita di tutti i giorni e potrebbe essere utilizzato per fare di ogni esperienza una occasione di apprendimento da condividere con la classe
REPOSITORY PER COMPITI E VERBALI SCOLASTICI
Le Linee guida per la Didattica Digitale Integrata contengono una indicazione che mette le basi per un utilizzo delle risorse digitali prodotte dai docenti, dagli studenti, durante le attività istituzionali scolastiche non solo "per l'emergenza" ma come artefatto con una dignità formale nell’ottica della digitalizzazione delle risorse documentali che ogni amministrazione pubblica ha come obbligo di legge.
- Repository degli elaborati degli alunni e dei verbali degli organi collegiali. Le linee guida per la DDI individuano l'Animatore e il Team digitale come supporto per la creazione di ambienti sicuri dove archiviare gli elaborati degli alunni e dei verbali degli organi collegiali. Usualmente le piattaforme e-learning vengono utilizzate allo scopo avendo le garanzie di sicurezza richieste per la scuola. I portali e-learning costituiscono gli ambienti cloud dove quanto prodotto dagli alunni e valutato dagli insegnanti rimane a documentazione dei percorsi didattici e elemento importante per la valutazione nella nuova scuola digitale e anche dalle linee guida per la formulazione dei giudizi descrittivi nella valutazione periodica e finale della scuola primaria, in quanto evidenze più significative prodotte dagli studenti possono essere allegate come documentazione di valutazione.
- Repository scolastiche. Le linee guida indicano l'utilità di creare un luogo virtuale dove archiviare le attività o video-lezioni realizzate dai docenti: affinché queste siano sempre a disposizione degli studenti e anche in prospettiva come repository di Istituto per una condivisione di "learning object" da riusare per disciplina.