Didattica Digitale Integrata alla scuola dell'Infanzia? Si può e si deve se le condizioni lo richiedono, ma anche per inserire qualche elemento digitale nella didattica della insostituibile didattica in presenza.
Le Linee guida per la Didattica Digitale Integrata rimandano per la DDI alla scuola dell'infanzia il documento "Orientamenti pedagogici sui LEAD: Legami Educativi a Distanza – un modo diverso per fare nido e scuola dell’infanzia".
Prendendo come riferimento il documento LEAD che abbiamo svolto alcune interviste e "distillare" le buone pratiche per realizzare percorsi LEAD nella propria realtà scolastica. Abbiamo riassunto in quattro fasi essenziali i 10 punti del documento ministeriale. Di seguito le buone pratiche suggerite dai docenti che hanno fatto DaD e DDI in questi mesi difficili di pandemia.
PRIMA FASE: CONTATTO E ASCOLTO FAMIGLIE - Il primo obiettivo è quello di far partecipare le famiglie al progetto LEAD
Stabilire il primo contatto con le famiglie non è sempre facile, si può concordare telematicamente l'incontro, attraverso l'uso del registro elettronico oppure inviando una una mail o un messaggio su Whatsapp, oppure si può decidere di comunicare direttamente a voce con le famiglie attraverso una telefonata. Questa modalità riduce i tempi di attesa delle risposte e coinvolge, con "calore umano", le famiglie alla progettualità pedagogica di quanto si vuole proporre.
Una volta stabilito il contatto con le famiglie è opportuno che gli insegnanti stiano in ascolto delle richieste dei genitori, questo significa mettere in atto quella competenza educativa e professionale di accompagnamento e di ascolto. L'ascolto delle famiglie può avvenire realizzando una breve intervista a voce oppure facendo un sondaggio sotto forma di questionario (usando, ad esempio, Google Form).
Per coinvolgere al meglio le famiglie a seguire le attività a distanza, gli elementi da considerare sono:
- Definire insieme regole comportamentali da seguire durante tutto il percorso LEAD, definendo una Neitquette condivisa (riconoscendo i ruoli di ciascuno) e il Patto di Corresponsabilità educativa firmato da tutti
- Specificare con chiarezza gli strumenti e le risorse utili da usare
- Precisare la frequenza e le tempistiche da seguire (orario per ricevere le attività e per realizzare i video incontri - solitamente l’orario da preferire è dalle 14 alle 16 -) nel rispetto degli impegni lavorativi dei genitori
Nei LEAD il ruolo delle famiglie si modifica, a distanza il ruolo dei genitori diventa attivo e i genitori divengono: partner educativi, mediatori tra insegnanti e i bambini e facilitatori nell’uso della tecnologia.
SECONDA FASE: PROGETTAZIONE - Il secondo passaggio è quello di dedicarsi alla progettazione delle attività
Nei LEAD non è possibile improvvisare come spesso accade in presenza, è necessario organizzare dei veri e propri progetti educativi con la descrizione degli elementi metodologici e quelli organizzativi, e la sintesi di tutte le attività da proporre. Per ogni attività sarebbero da definire gli obiettivi pedagogici raggiungibili, la durata, il materiale utile per realizzarla, le fasi e le tempistiche da seguire. Significa anche ri-progettare le attività educative mantenendo quanto progettato a inizio anno e avere costanti contatti con i colleghi per organizzare e "armonizzare" tutte le attività da proporre.
Dare importanza alla progettazione delle attività vuol dire anche continuare a dimostrare, come avviene in presenza, attenzione e "vicinanza" tenendo un contatto affettuoso e sensibile con i bambini e le loro famiglie. L'obiettivo non deve essere quello di proporre lavoretti scolastici da eseguire o schede esecutive da compilare, ma quello di presentare proposte piacevoli, in sincrono e in asincrono, di tipo ludico, costruttivo, espressivo e creativo, attraverso la realizzazione, ad esempio di giochi, letture e storie.
ATTIVITÀ IN ASINCRONO. L'obiettivo deve essere quello di privilegiare la dimensione ludica, puntando su esperienze facilmente realizzabili con oggetti d'uso comune e che rispondano a un bisogno educativo previsto nel curricolo di scuola. Alcuni esempi di attività educative ludiche fruibili individualmente da remoto:
- Esperimenti scientifici
- Giochi di coding
- Giochi di ruolo e di movimento
- Percorsi esplorativi
- Esercizi di creatività
- Esercizi di pregrafismo e di precalcolo (per i bambini dell'ultimo anno)
- Letture di storie
Strumenti da usare. Importante è anche pensare al modo in cui condividere le attività educative con le famiglie. Spesso gli insegnanti delle scuole dell'infanzia per facilitare le interazioni e la condivisione del materiale con le famiglie prediligono strumenti e applicazioni familiari ai genitori come Whatsapp o le Pagine di Facebook della scuola, però la scelta di usare tali strumenti non è delle migliori poiché violano la privacy dei dati. Bisognerebbe indirizzare educatori e famiglie all'uso di strumenti "ufficiali" come il Registro elettronico oppure le Piattaforme istituzionali, un esempio G-Suite for Education.
Suggerimenti per realizzare momenti asincroni. Creare una buona alleanza con le famiglie per poter entrare ed essere accolte nelle loro case coinvolgendoli come partner educativo; proporre attività educative fruibili individualmente da remoto chiari e semplici (attraverso video e schede descrittive realizzate dagli educatori o tutorial recuperati da internet), che rientrano nella programmazione annuale e diversificati per età dei bambini; richiedere alle famiglie un feedback delle attività.
ATTIVITÀ IN SINCRONO. Anche la proposta di attività sincrone è fondamentale, sono momenti utili a mantenere "vivo" quel contatto fatto di emozioni, sguardi, voci, vicinanza, condivisione, complicità che solitamente si vivono nelle aule, in presenza. Le attività sincrone avvengono tramite video incontri: anche in questo caso la dimensione ludica è importante: è proprio attraverso il gioco collaborativo che il bambino interagendo con i suoi compagni sperimenta, riflette, ricerca, scopre, interiorizza le nuove conquiste.
Alcuni esempi di attività ludiche da poter fare in sincrono con gruppi di bambini:
- Produzione di ritmi e melodie con oggetti domestici
- Esperienze di manipolazione e trasformazione (di costruzione di oggetti con materiali di riciclo) e riconoscimento
- Percorsi esplorativi, esperienze sensoriali e motorie
- Giochi linguistici e di logica, di pregrafismo e precalcolo (per i bambini dell'ultimo anno)
- Baby Dancebr
Strumenti da usare. Per le attività sincrone si usano programmi di videoconferenza, un esempio è l'applicativo Zoom che non richiede da parte delle famiglie alcuna iscrizione poiché può essere utilizzato, sia su pc che su smartphone, come utente partecipante al meeting senza dover effettuare una registrazione alla piattaforma.
Alcuni suggerimenti per realizzare momenti sincroni. Proporre brevi video incontri, con gruppi di 4/5 bimbi divisi per età; dividere i video incontri in due fasi - la prima di 10 minuti e la seconda di 30 minuti (nella prima fase parlare semplicemente con i bambini e i genitori, una serie di domande e affermazioni utili per "rompere il ghiaccio": come state? Che piacere sentirvi! Come vanno le vostre giornate? Qual è la cosa più bella che avete fatto in questi giorni? E quella più brutta? Questa prima fase è fondamentale per aiutare i bambini a prendere confidenza con lo strumento ed a sentirsi a proprio agio all'interno di un ambiente poco conosciuto. La seconda fase è da dedicare all’attività da realizzare); spegnere i microfoni, parlare una alla volta, interagire con il bambini dedicando a ciascuno un piccolo spazio.
TERZA FASE: RAPPORTO CON I BAMBINI
Il terzo passaggio è quello di riuscire a costruire un ambiente sociale adeguato, fatto di relazioni con i bambini e le bambine e di conseguenza delle loro famiglie.
Mettendo al centro il bambino, gli insegnanti devono essere aperti al dialogo, disponibili, i genitori collaborativi.
QUARTA FASE: VALUTAZIONE
Il quarto e ultimo passaggio è quello di interessarsi alla Valutazione, uno strumento utile per migliorare l'azione pedagogica del percorso LEAD e per accompagnare meglio i bambini e le bambini ad ogni singola attività educativa a distanza. Dovrebbe essere orientata ad esplorare le potenzialità dei singoli indirizzando le attività alle reali esigenze dei bambini ed evitando di classificare e giudicare le loro prestazioni.
Nei percorsi LEAD è ancora più importante soffermarsi su ogni momento della valutazione.
- All'inizio per capire le esigenze delle famiglie e il materiale a disposizione a casa. Questo primo momento di indagine è utile per definire la progettazione delle attività a distanza da proporre e, come già visto, deve avvenire durante i primi contatti con le famiglie attraverso una breve intervista a voce oppure facendo un sondaggio sotto forma di questionario
- In itinere per "calibrare" le attività a distanza alle reali esigenze dei bambini e delle bambine. Visto l'impossibilità di osservare direttamente i bambini durante le attività, viene richiesto - anche per questa fase - il supporto della famiglia. Si può pensare di consegnare e far compilare ogni mese ai genitori una breve scheda, un esempio:
- Al termine del percorso LEAD. Per ogni attività sarebbe necessario richiedere ai genitori un feedback delle attività, attraverso l'analisi di quanto svolto in remoto si può fare un bilancio finale e verificare il raggiungimento degli obiettivi educativi posti per ogni attività.
Realizzare un archivio di lavori, e magari condividerlo con le famiglie (attraverso un video, una presentazione, o semplicemente con dei cartelloni con le foto e appesi ai muri della scuola da visionare al rientro), può venire utile per aiutare i bambini e le bambine a sviluppare l'autostima riconoscendo i propri progressi acquisiti, nonostante l'allontanamento dalla scuola. Di maggiore utilità può essere per i bambini dell'ultimo anno: portarsi dietro una "scatola dei ricordi" può dare il senso di un qualcosa che non si è interrotto (ma che è andato avanti anche se fisicamente lontano dalla scuola) e che continua con l'ingresso della scuola primaria.