Aspettando la nuova edizione del Premio Progetto Scuola Digitale Liguria, conosciamo i vincitori passati.
Oggi facciamo quattro chiacchiere con Ottavia Cannonero dell'IC Albenga 2.
- Vorrei chiederti di raccontare brevemente cosa ha significato per voi come scuola partecipare al Premio
Lavoro in una piccolissima realtà nell’entroterra di Albenga e partecipiamo a questo premio da diverse edizioni. Per una scuola così piccola come la nostra, è stata un’occasione importante per crescere e aprirci al mondo che ci circonda. Lo scorso anno siamo arrivati secondi come nella categoria Docente Innovatore, quello prima ancora siamo arrivati in finale.
È stata un’opportunità per conoscere anche altre realtà, perché all’interno dell’Osservatorio abbiamo esplorato e scoperto cosa fanno altrove, trovando così un modo per uscire dai confini della nostra scuola.
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Come vi siete preparati per presentare il progetto con cui poi avete vinto la scorsa edizione dedicata al tema prevalente Privacy e Cybersecurity?
Sì, abbiamo ripreso in mano il progetto per l’Osservatorio che avevo già realizzato insieme ai miei alunni in classe, coinvolgendo anche la collega di plesso, che aveva partecipato anche lei al premio. Insieme abbiamo rivisto il progetto e riflettuto su come arricchirlo con nuove idee e dettagli.
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Come avete sfruttato nel concreto il premio vinto a scuola?
Abbiamo scelto di utilizzare in particolare l’applicazione Padlet, che poi useremo regolarmente fino alla scadenza per la didattica in classe, rendendo così le nostre attività abituali più semplici, divertenti e coinvolgenti.
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Che consiglio lasceresti ai colleghi che vorrebbero partecipare?
Due parole: divertimento e praticità. Divertirsi a progettare le attività ma sempre con un approccio concreto. Non si tratta di lanciarsi in progetti stratosferici ma di partire dalle attività quotidiane svolte in classe e condividerle con gli altri all’interno dell’Osservatorio. Se poi si arriva in finale per il premio, si può rivedere e ampliare il progetto, ma la base deve restare qualcosa di quotidiano e funzionale a ciò che utilizziamo nella pratica.
- In conclusione, c'è qualcosa che forse non avevate considerato o avevate sottovalutato all’inizio e avete imparato durante gli anni?
Sì, i colleghi e le attività multidisciplinari rappresentano al tempo stesso una sfida e un punto di forza. Non è semplice coinvolgere tutte le discipline e tutti i docenti, ma proprio in questo troviamo la nostra forza.