Scuola Digitale Liguria incontra i docenti innovatori: quattro chiacchiere con i vincitori del Premio.
Aspettando insieme il prossimo premio Progetto Scuola Digitale Liguria, abbiamo voluto incontrare i protagonisti delle scorse edizioni per chiedere loro qualche piccolo consiglio e raccontarvi la loro esperienza.
Inauguriamo la rubrica con Stefano Piccioli dell’Ente Forma.
Ciao Stefano, intanto per rompere il ghiaccio, vorrei chiederti di raccontare brevemente cosa ha significato per voi come scuola partecipare al Premio.
Innanzitutto è stata un’esperienza utilissima per noi docenti per imparare a muoverci e usare la piattaforma dell’Osservatorio, che sì veniva usata ma non così tanto. Ci siamo resi conto che semplifica nettamente la condivisione del lavoro. Il secondo aspetto sviluppato è stato sicuramente la creazione di un lavoro di gruppo che ha reso possibile la collaborazione tra colleghi diversi.
Come vi siete preparati per presentare il progetto con cui poi avete vinto la scorsa edizione dedicata al tema prevalente Privacy e Cybersecurity?
Avevamo partecipato a Digitali Sicuri, la formazione sulla cybersecurity di Scuola Digitale Liguria e Leonardo. Siamo partiti dal manualetto che ci avevano fornito, “Manuale di prevenzione e primo soccorso per nativi digitali", e abbiamo scelto di progettare un’attività sul tema con i nostri ragazzi. La prima idea è stata quella di scegliere di creare un progetto comune, in particolar modo una escape room sulla sicurezza informatica a cui ogni docente coinvolto ha partecipato a seconda delle proprie capacità. Avere colleghi con competenze diverse ha permesso di sviluppare parti diverse del gioco. Dividendoci il lavoro è stato più semplice.
Come avete sfruttato nel concreto il premio vinto a scuola?
Diciamo che sin da subito avevamo in mente cosa ci sarebbe piaciuto acquistare nel caso in cui avessimo vinto. Quindi quando poi così è stato abbiamo avuto la possibilità di concretizzare quel desiderio. In particolar modo abbiamo dotato il nostro laboratorio di un incisore laser e una stampa 3D che ci saranno sicuramente utili a migliorare l’attività formativa.
In conclusione, ci lasceresti un consiglio da dare ai colleghi che vorrebbero partecipare?
La chiave importante, anzi importantissima, è la pianificazione: sapere cosa vogliamo fare e come lo vogliamo realizzare. In particolar modo partecipare con già l’idea di quello che magari si vorrebbe vincere. Inoltre, è importante lavorare di squadra ma scegliere un supervisore che coordini il lavoro di tutti.
In più avere presente che, comunque vada, l’attività rimane alla scuola, è stata realizzata con i ragazzi e potrà essere replicata anche grazie alla documentazione sull’Osservatorio.